Intervista a Giorgio Petrosyan

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Giorgio Petrosyan torna a THAIBOXE MANIA

Dopo tre anni di assenza dalla manifestazione culto degli sport da combattimento a Torino, il 24 gennaio rivedremo Giorgio sul ring.

Un ritorno ancora più significativo e importante, che avviene dopo la sconfitta shock inflittagli per KO da Andy Ristie durante la semifinale di Glory dello scorso anno.“In questi anni ho imparato molto” afferma, “andrò sul ring molto più tranquillo, ci andrò per la prima volta anche per divertirmi, senza stress…non vedo l’ora di combattere a ThaiBoxe Mania anche perché combatto in casa, il che è ancora più emozionante, voglio ricominciare a far divertire tutti quelli che mi seguono”.press-91-BSei anni di vittorie, quarantadue per la precisione, e poi lo shock, quel KO, e la mano, di nuovo quella mano che a picchiare duro si frattura di nuovo. E arriva lo stop, il primo in una carriera inarrestabile e in salita.“Sono ovviamente cambiato, la sconfitta ti cambia, ti fa riflettere. Ora sono più tranquillo, voglio andare sul ring per divertirmi. Erano anni che non perdevo. Uno lo stress di questo non lo immagina. Sembra sempre di dover dimostrare e dimostrare…dimostrare di più. Ora non devo più dimostrare niente a nessuno”.Roberto Cocco, protagonista dell’altro match clou della manifestazione, ha provocato Giorgio durante un’intervista (n.d.r), e ha chiesto perché aspettare così tanto a rialzarsi dopo la sconfitta, in quanto per lui non ci sono mezze misure, i campioni non si vedono per quanto vincono, troppo facile, ma per come si rialzano. Giorgio non si scompone “Sono stato nuovamente operato alla mano, questa volta volevo guarire bene, con calma, per riprendermi in pieno. Mi sono preso il mio tempo, tutto qua, posso solo dire questo a Roberto”.petrosyan-glory12Il suo avversario, il turco Erkan Varol, non è nuovo a ThaiBoxe Mania, ha già combattuto contro Chingiz Allazov nell’edizione di febbraio del 2012. Quell’anno per lui fu una sconfitta, ma in questi anni si è affermato nel panorama mondiale e la sua forza e imprevedibilità non sono da sottovalutare. “Non sai mai cosa vuole fare, da dei colpi saltati o girati all’improvviso, non è un avversario banale, ma è un rientro per me e non posso concentrarmi troppo sul mio avversario. Devo pensare solo a me, quindi di lui non voglio pensare nulla, non voglio farmi nessuna idea e non mi interessa neanche dichiarargli niente”.Per Giorgio la kickboxe è tutto, il suo allenamento è perenne e costante, lui accelera solo sotto incontro, ma non smette mai, quindi è superfluo chiedergli se si sta preparando. A questo ritorno si prepara da una vita. Clodez ZangariniUfficio Stampa THAI BOXE MANIA